Al Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi – Piazza Colonna, 370
Roma 00187
Egregio Presidente prof. Giuseppe Conte,
Le scrivo per offrire il mio impegno personale e professionale quale sostegno alla Sua funzione e nello specifico a quella del MIUR, con il coraggio, la passione e l’esperienza maturata nella scuola italiana da studentessa, da docente e da dirigente della scuola.
Questa ultima esperienza è stata particolarmente ricca di consapevolezze che mi inducono a pensare che si debba lavorare, ancora e molto, per dare una prospettiva concreta al nostro sistema di Istruzione e formazione, in linea con le indicazioni europee ed attenta ai modelli competitivi che sono garanti di inclusione per i nostri studenti, cittadini italiani nel mondo.
Ho condiviso pienamente la nomina di una dirigente della scuola quale Ministra dell’Istruzione. Poiché ritengo che occorrano competenze professionali nelle collaborazioni organizzative e sistemiche, auspico che nello staff siano inseriti altri operatori del comparto scuola.
La scuola è un investimento, come lo è la cultura, i cui effetti producono sviluppo e crescita ma è necessario che si riesca a recuperare il gap registrato nelle più recenti rilevazioni Ocse e che si affermi quanto la Scuola Italiana è capace di realizzare per gli studenti. Ritengo che efficienza ed efficacia nell’Istruzione-formazione siano certamente ascrivibili ai docenti per la dimensione dell’insegnamento-apprendimento ma altresì al quadro complessivo che connota il sistema delle responsabilità e le connesse relazioni.
Io ci credo profondamente e per questo, non per ambizioni personali, dichiaro la mia disponibilità a far parte dello staff della neo Ministra dell’Istruzione alla quale offro, con umiltà e con fiducia, costanza operativa e professionalità.
La ringrazio citando la riflessione di Albert Einstein sulla scuola che non vorremmo più avere: “Per me il peggio sembra essere una scuola che funziona con i metodi della paura, della forza e dell’autorità artificiale. Tale trattamento distrugge i nobili sentimenti, la sincerità e la fiducia degli alunni e produce un soggetto sottomesso”.
Cordialmente.
Vibonati,30.12.2019
Prof.ssa Franca Principe